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Pizza, si pensa ad un museo permanente per tutelare la tradizione

Il Museo permanente della pizza napoletana

Flavia Sorrentino, vicepresidente del consiglio comunale di Napoli, ha proposto ufficialmente di creare a Napoli il Museo permanente della pizza napoletana. L’obiettivo è fare in modo che “chiunque voglia decidere di avvicinarsi a questo mondo e a questa terra, possa avere la possibilità di conoscere la nostra storia, il nostro patrimonio di tradizioni”.

Come riporta una nota Ansa, Flavia Sorrentino ha affermato che si farà portatrice in consiglio comunale di questa iniziativa, “affinché il sindaco e l’amministrazione tutta possano prendere un impegno ed individuare una location per la realizzazione di un museo permanente dedicato all’arte del pizzaiuolo napoletano, che possa diventare un punto di incontro fondamentale per chiunque ami Napoli” perché la pizza “non rappresenta solo un alimento, ma la nostra identità più profonda”.

L’idea è stata condivisa durante l’inaugurazione della mostra “100 anni di pizza: storia e tradizione” presso la Casina Pompeiana, in Villa Comunale, che resterà aperta al pubblico sino al 23 giugno.

100 anni di pizza: storia e tradizione

All’interno della mostra sono presentati gli ultimi 100 anni di evoluzione della figura del pizzaiolo, la cui arte è diventata recentemente patrimonio immateriale dell’Umanità, mediante foto e strumenti di lavoro.
A curare l’appuntamento è UPSN, Unione Pizzerie Storiche Napoletane, sotto la guida di Salvatore Grasso, patron della Pizzeria Gorizia 1916. All’UPSN appartengono i locali più iconici di Napoli: Antica Pizzeria Port’Alba, Pizzeria Mattozzi, Pizzeria Capasso, Antica Pizzeria da Michele, La Pizza Da Gennaro, Lombardi 1892, Starita a Materdei, Pizzeria Umberto, Antica Pizzeria Ciro Gaeta, Pizzeria Trianon, Pizzeria Cafasso.

Museo permanente della pizza napoletana