Avete mai sentito parlare della pizza al ginseng?
L’Italia e la Corea del Nord si sono messe in gioco con le loro eccellenze alimentari per creare una nuova pizza, che a detta di chi l’ha già assaggiata non cambia nel gusto, ma sono nella preparazione dell’impasto: la pizza al ginseng.
La farina italiana e la radice di ginseng nord-coreana hanno dato vita ad una pizza morbida che ha spopolato al distretto “cereali e tuberi” di Expo 2015.
Le ragioni di questo successo sono da ricercare nella pizza in quanto tale, piatto unico amato in tutto il mondo e nelle proprietà benefiche della radice di ginseng.
La creatività non si ferma qui però, infatti, in quanto a stranezze, è già da tempo in commercio anche la farina per produrre pizza di canapa. Si parla di cannabis sativa e cioè la canapa da fibra il cui THC (il principio attivo psicotropo) è praticamente assente, da non confondersi appunto con la più nota canapa indiana, la cui coltivazione è vietata nel nostro Paese.
La pizza di canapa possiede un sapore nocciolato, è croccante e più digeribile in quanto la farina con cui è prodotta è ricca di fibre e fornisce un ottimo apporto proteico.
Inoltre i semi di canapa da cui si ricava la farina sono utili per combattere diverse malattie quali l’artrosi, il diabete, l’asma e la depressione, ma soprattutto sono senza glutine e rendono più efficiente il sistema immunitario, ormonale e nervoso.
La cannabis sativa dalla quale si ricava appunto la farina per la pizza di canapa significa cannabis “utile” (dal latino), per questo non vi resta che provarla!
Fonte: Corriere della Sera