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La pizza vale 30 miliardi di euro l'anno

Lo diciamo continuamente: la pizza piace a tutti! Accademia Pizzaioli lo sa bene, essendo nel campo dei corsi di formazione per pizzaiolo da 30 anni. Il giro d’affari del comparto pizza è superiore ai 30 miliardi l’anno, che corrispondono a un fatturato di 15 miliardi per 130.000 imprese che danno lavoro a 100.000 addetti a tempo pieno e ad altrettanti 100.000 nel weekend. Il business della pizza nel nostro paese è stato analizzato dall’indagine condotta dal Centro studi CNA in collaborazione con CNA Agroalimentare su un campione nazionale di imprese del settore altamente rappresentativo.
 
Come diciamo da anni, la pizza non conosce crisi! Il trend è positivo e la crescita costante: negli ultimi 3 anni le pizzerie sono cresciute dell’1%, passando da 125.300 nel 2015 a 127.000 a marzo 2018. Le attività con somministrazione sono oltre 76.000 (40.000 sono ristoranti/pizzeria e 36.000 i bar/pizzeria), 36.000 e le attività senza somministrazione (15.000 rosticcerie/pizzeria, 14.000 pizzerie da asporto e le restanti gastronomia/pizzeria), oltre 14.000 sono invece panetterie che offrono tra i loro prodotti anche la pizza.
 
Come è facile immaginare, la Campania è la regione che ha il maggior numero di attività inerenti alla pizza, con il 16% sul totale delle pizzerie (e simili). La Campania è seguita dalla Sicilia (13%), dal Lazio (12%), dalla Lombardia e dalla Puglia (10%). Limitandosi alle vere e proprie pizzerie, a condurre la graduatoria sono Campania e Lombardia (12%), seguite da Lazio e Toscana (9%) e Sicilia (8%).
 
Per quanto riguarda il rapporto tra pizzerie e abitanti, l’Abruzzo risulta la regione italiana con il primato, con una pizzeria/focacceria ogni 267 abitanti. In seconda posizione troviamo la Sardegna (un’attività ogni 273 abitanti),la Calabria (285), il Molise (307) e infine la Campania (335).
 
Parlando di prezzi, il costo di una pizza varia generalmente da 5 a 10 euro. Come rivela lo studio: il 55% tra 5 e 7 euro, il 37% tra 7 e 10 euro. Sotto i cinque euro costa solo il 4% delle pizze. E lo stesso 4% vale la fetta di mercato delle pizze oltre i dieci euro.