< Tutti gli articoli

In Germania il primo caso di "stalking di pizza"

Da alcune settimane un avvocato tedesco viene bombardato continuamente da consegne casuali di cibo da quello che è stato descritto come un caso di vero e proprio stalking a base di pizza. A Guido Grolle, il malcapitato protagonista di questa bizzarra vicenda, piace la pizza, ma ammette che il disturbo arrecato dalle consegne a domicilio sta diventando così importante da non permettergli di lavorare.
 
Soltanto nelle ultime 2 settimane e mezzo Guido ha ricevuto oltre 100 ordini, costringendo i fattorini addetti alle consegne a scontrarsi tra di loro per portare a termine il lavoro. Suonano il campanello in ogni momento della serata; l’avvocato ha persino ricevuto notifiche mentre era sotto la doccia e si stava preparando per il lavoro.
 
Il dubbio è sorto ai titolari delle pizzerie che stanno effettuando le consegne, notando che l’indirizzo di consegna era sempre il medesimo. Per accertarsi degli ordini, le pizzerie hanno iniziato a chiamare per verificare se ha davvero avesse ordinato qualcosa da loro.
 
Chi effettua tutti questi ordini è ancora un mistero, ma i primi sospetti del signor Grolle sono ricaduti su qualcuno che potrebbe nutrire un rancore nei suoi confronti oppure un avversario in ambito lavorativo. Normalmente le pizze sono state consegnate nel suo ufficio a Dortmund, città della Renania Settentrionale-Vestfalia. La storia non finisce qui: i ristoranti hanno iniziato a mandare sushi, salsicce e cibo greco.
 
L’avvocato ha sporto una denuncia, è stato costretto a spegnere il cellulare di lavoro e ha attivato un filtro per le sue e-mail per evitare di ricevere messaggi di spam. La polizia sta trattando l’episodio come stalking perché l’autore del reato non è arricchito finanziariamente o materialmente da ciò che sta accadendo. Le indagini continuano.
 
Crediti foto: Freepik