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Happy Meal Vs Pizza: ecco cosa è successo

I pizzaioli napoletani minacciano di procedere per vie legali contro McDonald’s, la cui pubblicità afferma che i bambini preferiscono gli hamburger alla pizza.

 

fatKid_1475843cContinuano le proteste contro lo spot lanciato qualche giorno fa dal colosso americano McDonald’s, nel quale si vede un bambino al ristorante con i genitori che, quando il cameriere gli chiede  “E tu che pizza vuoi?“, risponde senza esitazioni: “Un Happy meal“. A questa scena segue lo slogan: “tuo figlio non ha dubbi: Happy Meal, sempre a 4 euro”. Da qui è scaturita una serie di eventi e proteste, soprattutto da parte dei partenopei che per primi si sono sentiti offesi nell’onore della propria tradizione.

 
pizzaioli napoletani contro mcdonald's

L’Associazione Pizzaioli Napoletani accusa la multinazionale americana di un “vergognoso attacco” contro le tradizioni culturali italiane e lo avverte di “smettere di far soldi a spese della salute dei bambini”. Sergio Miccù, presidente dell’associazione, e Francesco Emilio Borrelli, hanno organizzato l’esposizione del panino del fast food a fianco di una pizza in diversi locali napoletani: “Visto che McDonald’s è in vena di paragoni – spiegano – è bene farli in tutti i locali napoletani mostrando cosa ci danno a mangiare loro e cosa invece le nostre pizzerie”.

 

Non è mancata neanche la forte protesta dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che ha addirittura minacciato di procedere per vie legali. L’indignazione e l’orgoglio ha spinto poi molti di loro a piazzarsi fuori dai locali della multinazionale americana presenti a Napoli, a distribuire pizza per dimostrare come i bambini preferiscono una buona e sana pizza rispetto all’Happy Meal. La dimostrazione ha avuto l’effetto previsto, tanto da spingere i dipendenti dei locali ad uscire e chiedere loro di andarsene per evitare di perdere i clienti.

 

PIZZA A PORTAFOGLIO: IL CONTRO-SPOT

 

Napolimania ha preparato un contro-spot. La pizza “a portafoglio”, ovvero ripiegata in quattro parti in modo da poter essere mangiata a passeggio, è stata la risposta napoletana allo spot lanciato da McDonald’s: tramite un video diffuso dalla pagina Facebook Le avventure culinarie di Puok e Med e dal suo fondatore Egidio Cerrone, i pizzaioli prendono la loro rivincita mostrando la loro realtà dei fatti:

 

 

La polemica si è diffusa rapidamente, arrivando perfino in Parlamento, ed è giunta proprio alla vigilia di Expo 2015, l’esposizione universale di Milano dedicata alla sana alimentazione, di cui la stessa McDonald’s è sponsor ufficiale.  Molto probabilmente l’intento della catena di fast food americana non era quello di fare un torto alla pizza, l’eccellenza della tradizione italiana e simbolo della dieta mediterranea, ma di creare una pubblicità originale e accattivante che attirasse l’attenzione.

 

Nonostante il polverone alzato, McDonald’s non torna sui suoi passi, anzi invita i pizzaioli napoletani al fast food:

 

Vorremmo dire ai pizzaioli di Napoli che nessuno ha sferrato un attacco a loro, tanto meno a un’istituzione come la pizza – si difendono – Anche noi di McDonald’s, da buoni italiani, amiamo la pizza e frequentiamo le pizzerie. Con il nostro spot abbiamo messo in scena una situazione che è capitata a chiunque abbia un figlio. Siamo sicuri che anche i pizzaioli di Napoli, se hanno figli, li avranno portati almeno una volta da noi. In caso contrario li invitiamo con la loro famiglia a venirci a trovare.”

 

Intanto su YouTube i pareri degli utenti a riguardo si dividono a metà. C’è chi esprime il proprio dissenso con commenti pesanti: “Se mio figlio rispondesse così – scrive Andrew – gli mollerei un ceffone“; e chi, invece, è convinto nella buona fede della multinazionale americana e cerca di calmare le acque: “Smettetela di pensar male – dice un utente – Figuriamoci se McDonalds ha fatto questo spot con il chiaro intento di sminuire la genuinità della pizza italiana“. E Andrea aggiunge: “Non esageriamo, Mc Donald’s ha solo promosso il proprio prodotto“.

 

Voi cosa ne pensate? Noi rimaniamo in attesa di conoscere gli sviluppi della vicenda.